Per migliorare la spermatogenesi possiamo utilizzare sostanze ormonali e non ormonali. Queste ultime sono indicate quando la condizione da migliorare non è complessa o quasi compromessa, e consistono nell'associazione di sostanze minerali, aminoacidi, vitamine e antiossidanti specificamente mescolati per ottenere un effetto di stimolo sulla produzione degli spermatozoi, in particolar modo il miglioramente del numero e della motilità.
Le due molecole più usate sono il clomifene (o il tamoxifene) e la gonadotropina umana della menopausa (hMG), in associazione con la gonadotropina corionica umana (hCG), per trattare gli uomini che presentano l'ipogonadismo ipogonadotropico, causato da un deficit di produzione del pro-ormoni a carico della ghiandola pituitaria o dell'ipotalamo, che impedisce ai testiscoli di ricevere correttamente il segnale di produzione degi spermatozoi.
L'indicazione elettiva per questo tipo di terapia è un basso numero di spermatozoi nell'eiaculato (oligozoospermia) rilevato dallo spermiogramma; queste stesse sostanze, però, possono essere prescritte anche quando lo spermiogramma segnala scarsa qualità dello sperma, per esempio ridotta motilità (astenozoospermia) o vitalità degli spermatozoi. Altri farmaci che possono essere prescritti per migliorare la spermatogenesi sono gli inibitori della prolattina (bromocriptina) e gli agonisti della dopamina.
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pagina aggiornata al 28/10/2015