Quando non si raggiunge alcun accordo tra i coniugi, uno dei due può prendere l'iniziativa depositando un ricorso per separazione giudiziale che viene poi notificato alla controparte con l'indicazione dell'udienza di comparizione davanti al Presidente del Tribunale.
In quell'occasione, sentiti i coniugi separatamente, il Giudice tenta la conciliazione. Se non viene raggiunta la conciliazione, il Tribunale stabilisce i provvedimenti temporanei e provvisori che riguardano in genere i figli, i costi del mantenimento e la casa.
L’istruttoria della causa prosegue nella misura in cui si debba provare la colpa di uno dei coniugi per il fallimento dell'unione matrimoniale, oppure si debba accertare la condizione economica di ciascuno dei due, se contestata, per determinare in via definitiva i provvedimenti di natura patrimoniale (assegno di mantenimento, liquidazione una-tantum…).
Al termine del giudizio, il Tribunale pronuncerà una sentenza che potrà confermare o modificare i provvedimenti provvisori assunti all'udienza di comparizione dei coniugi.
La separazione giudiziale è più lunga e più costosa della separazione consensuale.
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pagina aggiornata al 07/02/2013